La convocammo all'inizio dell'anno, prima della direzione del Pd, sostenendo quanto segue: una difesa delle primarie e del loro spirito («prima gli elettori»), l'investimento in alleanze credibili e riconoscibili (no Ogm), l'abbandono delle manovre di Palazzo, la capacità del Pd di essere protagonista delle sfide che riguardavano (e riguardano) il centrosinistra nel suo complesso.

Poi, la direzione, quella 'vera', prese un'altra direzione, appunto, con il rammarico mio e di pochi altri.

A distanza di mesi, gli stessi che allora sorrisero della nostra provocazione forse si sono ricreduti. Forse oggi pensano che le primarie non siano una iattura, che si deve ripartire dal centrosinistra che conosciamo (e non dagli esperimenti sempre più improbabili) e confidare nella grande partecipazione dei cittadini, puntando sulla chiarezza della linea politica.

O forse no, non si sono ricreduti. Lo scopriremo molto presto.

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