Giuseppe Ciraolo e Mila Spicola mi hanno sottoposto questo testo, che mi sento di condividere (oggi era su l'Unità).

Alla gentile attenzione del Segretario Bersani e del Segretario regionale Giuseppe Lupo.

Questa non è una delle tante lettere per buttare giù un po’ di inchiostro, è molto di più: è un appello ad una presa di coscienza dopo le ultime vicende inquietanti che hanno visto coinvolto il Governatore Lombardo che, tra l’altro, ha recentemente partecipato senza mostrare il minimo imbarazzo all’indecente spettacolo offerto dal Presidente del Consiglio a Lampedusa dove, ancora una volta, Berlusconi ha insultato le donne e ridicolizzato le nostre istituzioni. Un amministratore serio non si mostra compiaciuto mentre il capo del governo ridicolizza le istituzioni di tutti e insulta le donne con barzellette di dubbio gusto. Se lo fa non voglio che sia sostenuto dal mio partito.

Eppure il governo di Lombardo viene da noi stessi sostenuto contro ogni volontà popolare, e non si capisce a quale scopo. La cosa che considero dirompente in politica è un tema fortemente sentito: la legalità che dovrebbe essere il presupposto principale per chi fa politica.

Il governo Lombardo, di cui in primissima istanza era stato votato il sostegno tecnico dall'Assemblea Regionale dei Delegati, non può più essere sostenuto. Sono decadute le premesse, i motivi e altri fatti ne impediscono oggi il perpetrarsi. È stato utile quel sostegno per rompere il potere politico-mafioso di stampo cuffariano e anche per mettere in campo delle promesse di riforme. Dopo un anno però quelle speranze sono cadute: per la quasi assenza di attività legislativa e dunque di politiche per lo sviluppo della Sicilia, unico motivo che avevano convinto tanti militanti, viste le condizioni tragiche dell'economia della Regione. Ma c'è di più: l'ombra delle vicende giudiziarie che si abbattono sulla figura del Presidente Lombardo non possono passare inosservate. Saranno i tribunali a decidere, certo, ma l'etica di un partito non deve coincidere con le procedure giudiziarie dei tribunali. Pur tenendole in conto altissimo.

Il mio partito è figlio delle culture di Mattarella, La Torre e Impastato e non può permettersi che nessuno scalfisca gli ideali che queste stesse persone hanno portato avanti, di cui io stesso mi sento portatore. Le indagini sull'attuale Governatore gettano un'ombra oscura e arrivati a questo punto non è possibile tacere. A noi spetta stare da una parte, la parte per la quale la nostra gente ha deciso di battersi ogni giorno, e cioè: Legalità, Etica Pubblica, Morale.

Per questi motivi vi esorto a revocare il sostegno al Governo Lombardo perché per noi è importante Essere, non Esserci a qualsiasi costo.

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