Compito per le Amministrative per tutti i dirigenti del centrosinistra: scrivere 100 volte «non stare sulla difensiva» prima di iniziare la propria giornata di campagna elettorale.

B ci sfida a Milano? Noi possiamo rifiutarci?

Certo, possiamo spiegare che si vota in millemila Comuni, che il dato politico non riguarda solo una città che la destra governa da vent'anni, che quello di B è un trucco e la più banale mossa politica per continuare a (non) governare il Paese, che prima viene la città e poi la nazione tutta intera, ma qualcuno crede davvero di poter banalizzare l'importanza del voto milanese?

Credo proprio di no.

Poi, certo, vale la pena di scegliere bene gli argomenti. E qui l'operato di Letizia Moratti è pienamente sufficiente per fare una grande campagna amministrativa ma anche politica. Lei, del resto, è B in gonnella, da sempre. E da sempre B la sostiene toto corde.

Lo ripeto ancora una volta: coinvolgiamo tutto il partito lombardo nella campagna elettorale. Un giorno a Milano per tutti i democratici dell'area metropolitana e della regione. Magari il 7 maggio, l'ultimo sabato di campagna prima del voto. Rispondiamo ai milioni di euro e di manifesti con le persone. Che vivono e lavorano a Milano. E che sanno quanto sia importante.

Come ha fatto Stefano, raccogliendo (con una contro-provocazione) il senso della sfida milanese:

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