La Lombardia punta sul nucleare. Formigoni aveva detto no, poi , poi ancora , poi no, ovviamente, in campagna elettorale (come tutti gli altri candidati della destra, tra l'altro). La formula era, lo ricorderete, quella del «nucleare sì, ma non qui da noi»:

«In Lombardia – ha spiegato Formigoni durante un incontro a Milano – siamo vicini all’autosufficienza quindi non c’é bisogno di centrali in questo momento».

Ora Romani (il ministro che forse era meglio non nominare) dice esattamente il contrario.

Carlo Monguzzi ora lo sfida: «numeri alla mano sono piu' convenienti micro cogenerazione di elettricita' e calore, risparmio energetico ed energie rinnovabili. Al 2008 nella sola provincia di Milano, e grazie ai sostegni della precedente giunta di centrosinistra, la micro-cogenerazione prodotta da piccoli impianti che producono calore ed elettricità ammonta a 1000 Mwatt, più di una centrale di medie dimensioni. Se a questo aggiungiamo il risparmio energetico possibile e l'energia solare che nella nostra regione si sta già producendo (in Lombardia sono attivi più di 15 mila impianti) possiamo superare abbondantemente la centrale da 1600 Mwatt che Romani e Formigoni vogliono realizzare in Lombardia».

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