Domani c’è l’assemblea nazionale del Pd. E siccome vogliamo portare il dibattito nelle sedi competenti, presenteremo un ordine del giorno per chiedere il rispetto di due criteri già presenti nello Statuto e per la loro applicazione: il limite dei tre mandati per i parlamentari (con un’interpretazione inequivoca) e lo svolgimento delle primarie a livello territoriale per scegliere i candidati al Parlamento. Ecco la nostra idea di ricambio. Nelle sedi competenti, s’intende.
Chi fosse d’accordo, è pregato di farsi sentire, qui o via email, perché l’ordine del giorno non ha etichette, né è frutto del lavoro di alcuna corrente. Anzi, per il bene della ‘ditta’, è l’odg dei “senza corrente”. Così nessuno si offende.
Preciso, da ultimo, che domani ci limiteremo a raccogliere le adesioni, chiedendo di votarlo alla prossima assemblea, perché tutti ne siano informati e consapevoli. Vorrei precisare, però, che la sede è davvero quella giusta, sotto il profilo formale: il nostro non è un blitz, per di più, ma un richiamo allo Statuto. E vogliamo fare in modo che ci sia tempo e modo per discuterne con serietà e responsabilità, convinti, come siamo, che tutto questo abbia un significato culturale, politico e, anche, se proprio si vuole, elettorale.

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