Mi chiedono che cosa farò al Congresso provinciale del Pd di Monza e della Brianza (sì, avete capito bene, abbiamo ancora il Congresso, quello iniziato nel febbraio del 2009). Come altri democratici monzesi e brianzoli, non sono riuscito molto ad appassionarmi, anche perché avrei preferito uno schema più semplice, rispetto a quello che prevede la presentazione di tre candidati: Fabio Maggioni, Gigi Ponti e Vittorio Pozzati. In ogni caso, come ormai sanno tutti, sosterrò la candidatura di quest’ultimo, che apprezzo e stimo da tanto tempo.
Non che gli altri concorrenti non siano all’altezza: con Fabio abbiamo costruito il Pd a Monza, anni fa, e lo abbiamo condiviso una ‘storica’ esperienza di governo cittadino. Quanto a Gigi, tutti sanno quanto ho sostenuto la sua candidatura alla presidenza della Provincia, in una sfida difficile, in partibus infidelium, a cui lui, assessore provinciale uscente, “si votò” con generosità.
La candidatura di Vittorio è, per me, migliore perché assicura maggiore discontinuità rispetto alla gestione del Pd degli ultimi anni e una maggiore libertà dal condizionamento politico di mozione. Vittorio ha votato Bersani, al Congresso, con una posizione aperta e intelligente che ho sempre apprezzato. E, ne sono certo, avrebbe a cuore il pluralismo e la qualità del dibattito, prima di ogni altra cosa.
C’è parecchio da fare sul famoso territorio, e Vittorio ha fatto bene a dire chiaramente che non si candiderà, a breve, per altri incarichi, soprattutto se le elezioni dovessero essere a primavera. Sarebbe assurdo, davvero, eleggere oggi un segretario che poi preparasse, tra qualche settimana, le valigie per il Parlamento. E vorrei evitarlo, se è possibile.
A Vittorio, come agli altri candidati, assicuro la mia disponibilità e il mio appoggio nel caso di elezione a segretario. Chiusa questa lunghissima parentesi congressuale, sarà il caso di lavorare tutti insieme. Per cambiare il Pd, prima, e cambiare il Paese, poi.

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