1 giugno: parte la campagna d'estate del Pd, come avevamo proposto qualche giorno fa.
Una campagna tutta politica, senza l'interesse immediato di un periodo elettorale, senza l'angoscia delle preferenze e delle nomine, senza la superficialità del gossip e della provocazione spicciola. Mentre all'interno ancora si celebrano i congressi – pare che abbiamo scelto il sistema di elezione del doge di Venezia -, è il caso che il Pd esca da se stesso e dalle proprie polemiche ombelicali, per rivolgersi all'intero Paese. D'estate, anche se sembra strano, proprio perché nessuno se l'aspetta. Vogliamo farlo a fianco di chi le vacanze non può permettersele e di chi vuole prendersi il tempo necessario per capire che cosa sta succedendo, davvero, al nostro Paese. Lo faremo con ironia, gusto e passione, innanzitutto attraverso il sito del Partito democratico. E poi, con il contributo di ciascuno di voi, per individuare gli strumenti migliori e le modalità più opportune per entrare in relazione con i nostri concittadini in un periodo come questo. L'estate sta finendo. Facciamola durare.

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