Se no poi mi dicono che so solo criticare. Secondo me, qui e ora ci vuole il Pd. E va benissimo che si tenga una grande manifestazione a Roma il 19 giugno, anche se avrei preferito spazi aperti e non un palazzetto tropicale e centralizzato. Ma non fa niente. Va un po’ meno bene che non si faccia una manifestazione unitaria, come ho già scritto. Ma non fa niente/2. Quello che ci vuole è che il Pd, tra manovra e intercettazioni, si faccia sentire. Per ora, contro questo momento noir per il Paese, si sono mossi solo i movimenti, Popolo Viola e Valigia Blu. Sono bravissimi, ma è il momento che il Pd faccia il Pd. E si faccia trovare dove si trovano i cittadini. Tra poco chiuderanno le scuole (Gelmini, fosse per lei, le chiuderebbe per sempre). Ci saranno i Mondiali. Ci saranno le vacanze. Le piazze vanno bene (se son mille, poi, vanno benissimo), ma altri luoghi sono ancora più indicati. E allora i presidi facciamoli sulle spiagge, come stanno facendo già i referendari dell’acqua. Invitiamo caldamente ad uscire dai circoli i militanti, che stanno ancora parlando di regolamenti e di congressi (come gli esami, anche i congressi non finiscono mai). Prepariamo un bel volantino sulle intercettazioni (non dovrebbe essere difficile), senza tutti i distinguo incomprensibili che abbiamo letto nelle interviste delle ultime settimane. Associamo a questa protesta la nostra alternativa alla Finanziaria. Mi metto fin d’ora al lavoro. Se volete farlo anche voi, scrivete alla nostra piccola rete ([email protected]). Troviamo insieme le migliori modalità di protesta (come ha già fatto qualcuno, brillantemente). Siamo il Paese dei telefoni, della corruzione e della democrazia sempre più fragile? Quale occasione migliore per fare qualcosa? Quale momento più indicato per far vedere a tutti che c’è il Pd?

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