Che le cose possano stare proprio in questi termini sembra suggerito anche da un’analisi diretta della disuguaglianza, ad esempio mediante il classico coefficiente di concentrazione di Gini. La concentrazione dei redditi è massima nelle tre regioni di mafia (Sicilia, Calabria, Campania) e nel Lazio, ed è minima nelle regioni a statuto speciale del Nord, nel Veneto, in Emilia-Romagna e in Toscana. Nonostante la Lombardia, diversamente dalle altre regioni del Nord, abbia un tasso di diseguaglianza relativamente alto (che innalza il grado di diseguaglianza medio del Nord), la diseguaglianza dei redditi aumenta passando dal Nord al Centro, e aumenta ancora passando dal Centro al Sud, fino a raggiungere il suo massimo in Campania.
Luca Ricolfi, Il sacco del Nord. Saggio sulla giustizia territoriale, Guerini e Associati 2010, p. 133.

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