Si fa un gran discutere intorno al Gran Premio di Roma. I leghisti si ribellano e tuonano. Si sa, poi, come andrà a finire: lo stesso hanno fatto con Malpensa e con il Ponte sullo Stretto. Il Nord ha perso due a zero. Anche questa volta gli esponenti del Pdl monzese e lombardo si lamentano, eppure basterebbe una telefonata ad Alemanno e al governo nazionale. Qualcuno rispolvera il «Roma ladrona» solo che al governo di Roma ladrona ci sono più leghisti che nelle valli varesine. La cosa divertente e un po' surreale è che a Roma nemmeno un atto amministrativo è stato predisposto dal Comune in vista del nuovo circuito cittadino. L'area individuata è l'Eur, sottoposta a vincolo dal Ministero dei Beni Culturali. Il progetto della lottizzazione prevista – si parla di decine di migliaia di metri cubi, per i servizi all'autodromo – non è stato ancora presentato. La Conferenza di Servizi non è stata convocata. Tutto è mediatico, per ora. Se davvero qualcuno volesse far ragionare i 'romani', come li chiamano qui da noi, potrebbe farlo, senza strepitare, chiedendo, piuttosto, un confronto. Si parla di alta velocità, no? Segnalo agli amministratori locali che c'è un treno che in tre ore vi può portare nella Capitale. Prendetelo. E già che ci siete, quando arrivate in Centrale, citofonate al Pirellone. Magari, se lo chiedete tutti insieme, un decretino ve lo fanno, per l'autodromo di Monza.

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