Ieri sera, a Verona, ho incontrato i ricercatori della Glaxo. Ecco la loro lettera. L’ho subito inviata a Ignazio Marino e Pierluigi Bersani, perché questo è un caso che ci riguarda da vicino. E che ci parla del futuro del nostro Paese, un futuro che ci sarà ‘negato’, se non sapremo fare qualcosa.

Il
4 febbraio scorso è stata data la comunicazione che GSK ha deciso in maniera improvvisa e irrevocabile di chiudere completamente l’intero Centro Ricerche di Verona entro la fine del corrente anno e di licenziare tutti i 550 Ricercatori e tutti i servizi e supporti (da quelli Informatici all’ufficio acquisiti) connessi con le Ricerche. Inoltre, GSK ha deciso di chiudere a livello mondiale qualunque sua attività di Ricerca nel settore delle Neuroscienze ed in particolare della Psichiatria, includendo quindi oltre al Centro di Verona anche quello di Harlow, in UK, che comprende altre centinaia di Ricercatori. Unica eccezione sono alcuni settori della Neurologia che, negli ultimi due anni, sono stati trasferiti nel nuovo Centro Ricerche situato in Cina. Del Portfolio Progetti GSK nelle Neuroscienze, i soli studi in corso in fase clinica 2 verranno portati a termine. Ogni ulteriore attivita’ sperimentale nella fase preclinica non trova già alcun interesse di progressione da parte della Compagnia. Come Ricercatori, siamo sconvolti e angosciati per questa decisione inattesa, presa da GSK a fronte non di una crisi economica conclamata ma per compensare un raggiungimento solo parziale degli obbiettivi di guadagno preventivati per il 2009 (11% di aumento invece che 14% ). […] I Ricercatori del Centro delle Neuroscienze, sia italiani che inglesi, erano e sono ancora fermamente convinti che il tentativo di trovare nuovi trattamenti per le patologie psichiatriche come ansia, depressione, disturbi bipolari, schizofrenia, autismo, ai quali aggiungere dolore, disturbi del sonno e dell’alimentazione (anoressia, bulimia) e dipendenza da farmaci d’abuso, abbia prima di tutto un forte valore etico. […] Ora tutto questo patrimonio di conoscenze, attrezzature all’avanguardia, entusiasmo e dedizione alla Ricerca rischia si essere disperso e di scomparire definitivamente a causa della decisione di GSK. Gli effetti di questa decisione sono prima di tutto devastanti per la vita di 550 Ricercatori, altamente specializzati, e quindi difficilemente riconvertibili e ricollocabili che perdono il lavoro durante la peggiore crisi economica ed occupazionale degli ultimi 70 anni. In secondo luogo viene cancellato l’utimo grande Centro di Ricerca farmaceutica applicata presente in Italia con la conseguente dispersione di un know how maturato in 40 anni di presenza delle Ricerche Glaxo a Verona. Inoltre, la dismissione da parte di GSK dell’intero settore delle Neuroscienze e Psichiatria manda un chiaro messaggio a tutte le “big Pharma”: non è finaziariamente conveniente investire nello sviluppo di nuovi farmaci per le malattie psichiatriche e quindi ogni ulteriore sforzo in questo senso pregiudica l’attrattivita’ della Compagnia verso gli investitori. Se questo vale per GSK è facilmente intuibile che varrà anche per le altre poche aziende farmaceutiche che ancora mantengono qualche scarso interesse in questo settore. Il rischio implicato nella decisione di GSK, e delle Compagnie che la seguiranno o che lo hanno già fatto, e’ che a fronte dei continui progressi scientifici nell’ambito accademico nel campo delle Neuroscienze, questi non potranno concretizzarsi nella pratica in nuovi farmaci che possano servire per la cura delle malattie dei pazienti e migliorare la qualità della vita, limitando l’armamentarium farmacologico a disposizione dei medici ai soli farmaci generici, frutto della Ricerca effettuata 40 anni fa. Per tutti questi motivi, riteniamo che il patrimonio umano, di know-how, tecnologico ma soprattutto etico maturato dai ricercatori del Centro Ricerche nelle Neuroscienze di Verona non possa e non debba essere disperso e che ogni sforzo che si opponga a questa sciagurata decisione di GSK debba essere messo in atto, con un forte interessamento a livello Politico e Istituzionale.

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