Rientro ora da Reggio Emilia (anzi, da Bagnolo in Piano, per la precisione). Ho un po’ sonno, fin da quando ho attraversato il ponte di Calatrava, tornando a casa. Si discuteva di Regione straniera. Franco Corradini, assessore di Reggio, ha parlato di mediazione di vicinato, di politiche di prossimità, di corsi di italiano nei condomini, di progetti di quartiere. Il modello Novellara è stato illustrato da Paolo Santachiara, che ha anche lamentato una certa distanza della politica nazionale (silenziosa, troppo, su questi temi) dalle buone pratiche e dal famoso ‘territorio’. Per una sera, non si è parlato di statuti e regolamenti, liste e candidature (anzi, i candidati al Consiglio regionale c’erano tutti e sono intervenuti con misura e saggezza). Per una sera, si è parlato di politica. L’uditorio è parso piacevolmente sorpreso. Dati, statistiche, una vita amministrativa di forte senso politico. Nella migliore tradizione del partito take away (di cui sono sostenitore) si portano “a casa” buone proposte e qualche strumento utile a comprendere meglio la realtà che ci sta intorno. E ci si appassiona. E ci si diverte, pure. Grazie a Marco Catellani che questa serata l’ha organizzata. Tutto il resto è un rumore lontano.

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