Pensavo di cavarmela con la sola citazione del Tahammül, ma Altai di Wu Ming riporta un’altra piccola perla, che va letta con attenzione, pensando all’aureo argomento della famosa reciprocità:

Appena seduto mi tolsi le babbucce, ordinai il caffè, e senza nemmeno farci caso, porsi l’orecchio ai discorsi degli avventori. Due vecchi barbuti, succhiando il bordo delle loro tazzine, commentavano ad alta voce la notizia del giorno. Il Doge aveva fatto arrestare tutti gli ebrei e gli ottomani che abitavano a Venezia. Ora bisognava rendergli il favore e fare altrettanto con i veneziani di Galata. Ma no, al contrario. Proprio perché li trattava bene a Istanbul, si poteva pretendere che i veneziani facessero altrettanto a casa loro, con i bravi musulmani. E i giudei? Quelli bisognava metterli sotto anche qui, altro che liberarli.

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