Il bello della petizione è che si può personalizzare e ciascuno di noi può pubblicare il testo che preferisce, riprendendo il ‘dispositivo’ finale e l’avvertenza che trovate in calce alle nostre richieste.

La mia versione è:

Se ne sono sentite di tutti i colori, in questi giorni, sulla rete e su Facebook: c’è chi vuole mettere filtri alla navigazione, chi paragona gli utenti di Facebook a terroristi o a microterroristi, c’è chi diffida dello strumento, chi lo vorrebbe controllare, chi è per la libertà «ma solo fino ad un certo punto». Crediamo sia arrivato il momento di aprire un dibattito a livello politico e culturale in cui vengano illustrate le modalità con cui si sviluppano le relazioni sul web, quali insidie nasconde e quali incredibili opportunità offre per lo sviluppo di una società aperta. «Libera Rete in libero Stato»: lo slogan è antico e nuovissimo insieme. L’obiettivo è quello di rilanciare e di cogliere l’occasione per far sì che il Parlamento – al quale, insieme a Agorà digitale, ci appelliamo – metta in calendario una seduta straordinaria sulla Rete a cui possano partecipare numerosi esponenti della società civile che conoscano e sappiano spiegare Internet, sia al Parlamento stesso che al Paese. Nello stesso tempo ci appelliamo al Governo, e in particolare al Ministro Maroni, affinché qualsiasi attività in campo normativo venga sospesa subordinandola a tale dibattito.

AVVERTENZA: questa è la prima petizione in Creative Commons della storia. Cosa vuol dire? Che puoi non solo sottoscriverla su questo sito o uno degli altri che la pubblica. Ma puoi addirittura metterla sul tuo sito e raccogliere lì le firme. Anzi puoi addirittura modificarla e raccogliere sul tuo testo modificato le firme, a patto di mantenere inalterata questa avvertenza. Quando cercheremo di spiegare che non è più possibile pubblicare su un giornale un singolo testo con una lista di firme, ma esiste una pluralità di appelli tutti però con la richiesta di un grande dibattito parlamentare, beh, staremo già spiegando Internet.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti