«Guarda cos’hanno combinato questi di Facebook, c’è anche Monicelli», così una signora, alla manifestazione di ieri. E Riccardo Barenghi dice cose interessanti, sul No-B day:

Gli stessi striscioni e cartelli erano diversi dal solito, più spiritosi. È come se il modo di comunicare in Internet, i blog, Facebook, gli sms, i gruppi di discussione telematici, si fosse improvvisamente materializzato per le strade della capitale, assumendo contorni umani.

A vederli sfilare ieri, la seconda ipotesi sembra la più probabile. Dunque, difficile immaginare la nascita di un nuovo partito di sinistra, il partito dei blogger, degli internauti. Semmai, dovrebbero essere i partiti esistenti a capire che qualcosa sta accadendo nel mondo che a loro interessa, tra i loro reali o potenziali elettori. I quali intanto sono giovani, quindi quelli di domani, e chiedono soprattutto di cambiare modo, linguaggio, strumenti e magari anche qualche tema della politica, sia essa di opposizione (come oggi) o di governo (hai visto mai nel futuro). Per farla diventare quantomeno un po’ più moderna e dunque utile.
Questo è il punto.

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