Dall’Unità (e nell’Unità) di oggi, a proposito di No-B day. Rosy Bindi è strepitosa: «Se non fossi presidente del Pd, parteciperei al No-B day». Il suo vice, Ivan Scalfarotto, benché sia vicepresidente del Pd, parteciperà. Nel frattempo, Pierluigi Bersani è preoccupato dal cappello: «Se nessuno ci metterà il cappello, saranno tanti i militanti e i dirigenti del Pd ad andare». Livia Turco è certa: «Esserci vuol dire fare il gioco del premier». Debora è chiara: «Io aderisco perché voglio stare con tutte quelle persone che mi chiedono di dire, assieme a loro, una parola forte contro la politica sulla giustizia che sta facendo il governo Berlusconi». Gianni Cuperlo presenta altrove il suo libro, ma della giornata ha «un giudizio positivo». L’ineffabile Latorre precisa che l’ultima manifestazione a cui ha partecipato «ma solo perché sono un militante disciplinato» è stata quella di un anno fa promossa da Veltroni. Il quale non ha ancora fatto sapere se ci sarà. Panico tra i militanti.

P.S.: il vostro affezionatissimo ci sarà. Perché non c’è alcun cappello, perché non ha nessun incarico, ma soprattutto perché gli sembra giusto.

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