I consiglieri provinciali di Monza e Brianza promuovono – a livello istituzionale (tutto vero!) – la campagna per il Nobel per la Pace a B. Le motivazioni sono fantastiche: "in prima linea e in prima persona nella tutela dei diritti dell’uomo e degli ideali democratici in favore della convivenza pacifica tra i popoli" (come ha dimostrato in occasione dell’indimenticabile G8 genovese o quando ha escluso che la nostra sia una società multietnica – convivenza tra i popoli, purché non vengano a contatto), nonché i suoi notevoli interventi in campo diplomatico (quelli che si è inventato e che, soprattutto, ha raccontato solo lui, perché agli altri non risultano). Speriamo solo che la cerimonia a Oslo non coincida con un’udienza del processo Mills. Il mondo non capirebbe.

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