La frase di D’Alema, la più gettonata di ieri sera tra i bersaniani (dalemiani, appunto) l’adotto anch’io. Per dire che le nostre proposte non venivano dallo spazio, ma da un’urgenza politica raccolta da decine di migliaia di elettori. Come già con Veltroni e Franceschini, anche con Bersani proseguiremo in questo lavoro costante di costruzione di relazioni all’interno del partito e, soprattutto, nella società. E ci rivolgeremo in particolare ai veri marziani di queste primarie: i giovani, le persone che hanno meno di quarant’anni, che il Pd ha ancora una volta coinvolto troppo poco. Una scelta generazionale, se volete, ma di grande significato politico. Lo faremo qui, sul web, e attraverso campagne e iniziative di qualità, come crediamo siano quelle che abbiamo sempre promosso negli ultimi tempi. Lo faremo «di persona, personalmente», e con il nostro linguaggio, all’insegna di una profonda lealtà verso il partito e verso il nuovo segretario (come abbiamo fatto con i suoi due predecessori). Non siamo marziani, no, non lo siamo.

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