Spazio ombelicale. Aut. Min. rich. Torno ora da Verbania, dopo l’ennesima bella serata congressuale. Autostrada chiusa, deviazione e viaggio obbligato sul lungolago, fino ad Arona. Ligabue che canta. E penso: forse questo è l’inno del Congresso. Ascoltate le parole e ne avrete puntuale conferma: «un po’ più nuovo, un po’ più uguale», «per di qua, comunque vada, sempre sulla mia strada» e, soprattutto, «sono vivo abbastanza», che vale per me e un po’ anche per il Pd (sempre che il Partito riesca a sopravvivere al Congresso più lungo di tutti i tempi…). Nel frattempo, come già in passato, mi tocca radunare le forze dello staff immaginario e cercar di tenere il ritmo fino alle primarie del 25 ottobre. Dopo i difficili preliminari estivi, ci giocheremo le partite decisive, e sarà importante entrare in "forma campionato". Chissà. Mentre scorrono le Isole Borromee, e il buio del lago, e le luci sull’altra sponda, seguo i risultati sugli altri campi, da cui giungono notizie tutto sommato confortanti. La sfida è appena cominciata, in ogni senso.

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