Come sempre, è scontro tra Grande Nord e Grande Centro. Resta solo da capire cosa succede al Pd (non solo, quindi, quello che succede nel Pd, per capirci). Perché, mentre noi celebriamo il Congresso più lungo di tutti i tempi, alcuni (i soliti) si smarcano e altri (i soliti/2) aspettano di farlo tra qualche giorno: tira aria di pentapartito più che di bipolarismo e colpisce il silenzio del Pd, la sua incapacità di imporre un disegno alternativo. Pare che si finirà con Casini e Montezemolo e che questo vada tutto sommato bene all’attuale gruppo dirigente, impegnato nell’ormai tradizionale lavoro di “fondazione di fondazioni”. La creazione di un grande partito del centrosinistra passa in secondo piano ed esce dall’agenda politica del nostro Paese: sarebbe forse il caso di parlarne, no?

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