Il dato è brutto, un po’ dappertutto. Se fossi nei nostri dirigenti nazionali, osserverei qualche minuto di silenzio. Anzi, qualche ora. Anzi, qualche settimana. Perché stiamo perdendo tutte le province possibili e immaginabili. Rischia anche Penati a Milano, per dire. Il Pd è spesso, in tutto il Nord, sotto al 20%. Mi viene da dire che in Brianza, pur perdendo, ce la siamo cavata meglio di quanto non sia capitato altrove. Abbiamo però perso, per fare un solo, doloroso esempio, a Macherio, la città di Veronica, ma soprattutto di Maria Rosa Redaelli, un ottimo sindaco (e lì la questione moschea ha contato parecchio). Nella fascia pedemontana, la più popolosa della nostra regione, è andata malissimo. Sembra di essere nel 2007, quando al governo c’era il battello ebbro dell’Unione e perdemmo tutto quello che avevamo da perdere. E, proprio come nel 2007, sembra che ancora una volta il dato politico si rovesci (è proprio il caso di dirlo) sul dato amministrativo (una volta succedeva il contrario). Come nel 2007, ci vuole un partito diverso, una politica diversa. E dobbiamo pensarci prima che sia troppo tardi.

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