I sondaggi migliorano, le tinte delle previsioni si fanno meno fosche, il Pd dovrebbe salvarsi in corner alle Europee e tenere alle Amministrative. Il punto è che andrà poca gente a votare, perché la disaffezione, da una parte, e l’assuefazione, dall’altra, sono cresciute moltissimo tra i cittadini, nell’anno che è passato dalle elezioni politiche ad oggi. Mancano esattamente due settimane alla fine della campagna elettorale ed è del tutto evidente che farà un buon risultato e forse vincerà chi saprà mobilitare i propri elettori. Con la bassa affluenza, che è in ogni caso un problema politico che dovremo affrontare, sono alti i margini di miglioramento: e chiedo a tutti voi di fare il possibile perché questo insperato recupero avvenga. Soprattutto per le nostre amministrazioni, per il voto locale, per mantenere le posizioni dove governiamo e per vincere dove siamo più in difficoltà. So che serpeggia la voglia di mandare un segnale al gruppo dirigente, so che qualcuno caldeggia il “tanto peggio, tanto meglio”, ma mi permetto di insistere: l’unico segnale che manderemmo, se così facessimo, sarebbe quello di consegnare alla destra un altro pezzo di Paese. E il “tanto peggio” lo stiamo già vedendo all’opera (e al governo) dal 14 aprile dello scorso anno. Andiamo a votare e votiamo per il Pd e per i candidati del centrosinistra. E convinciamo anche i nostri amici a fare lo stesso. In alcuni casi, come nel mio, a Monza e in Brianza, ne vale la pena.

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