Marcello parla, a proposito della famigerata legge anti-kebab, di «una legge scritta col ketchup». Sorbitevi, ad esempio, l’articolo 2, comma 2: «E’ consentita la vendita, da parte delle imprese artigiane, degli alimenti di propria produzione per il consumo immediato nei locali adiacenti a quelli di produzione, con esclusione degli spazi esterni al locale ove si svolge l’attività artigianale, tramite l’utilizzo degli arredi dell’azienda e di stoviglie e posate a perdere, ma senza servizio e assistenza di somministrazione». Notare la virgola prima di «tramite» e dove è stato collocato l’inciso «con esclusione degli spazi esterni…»: è evidentemente il copia-incolla di altri testi e di altri regolamenti, assemblati male, con il risultato che la legge è praticamente incomprensibile e si presta alle interpretazioni più diverse. E mentre scrivevano con il ketchup, potremmo dire, la majonese è definitivamente impazzita.

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