Franceschini non si candiderà alle Europee e, sulla base del regolamento approvato in direzione nazionale non può fare altrimenti. E secondo me sbaglia chi, come il Riformista, riduce la questione a una sfida con B: Franceschini è coerente con quanto votato dal suo partito solo qualche giorno fa. All’unanimità, tra l’altro. Il problema è che il Pd, in totale crisi politica e di idee e anche di uomini, non trova il bandolo della matassa del famoso rinnovamento e non ha nomi credibili come candidati nella testa delle liste. Nessuno dei suoi leader veri vuole gettarsi nella fanga europea. Questo è il problema vero e come tale andrebbe rappresentato. Tutto il resto contribuisce a fare il gioco di B.

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