Immanuel Kant, per una delle sue opere più famose, si ispirò al nome di una locanda olandese. Si chiamava «Alla pace perpetua» e faceva riferimento non tanto all’ideale pacifista (nell’ironia di Kant), quanto all’idea di cimitero, al risultato a cui avrebbe portato una guerra perenne. La locanda è in tutto simile all’«osteria padana» che oggi, sul Corriere Pisanu rimprovera alla Lega. Maroni risponde dicendo che saranno cattivi con i clandestini, gli esponenti della destra di governo (?), perché è finito il tempo del buonismo. Quelle frasi dette così, per prendere qualche voto, a cui di solito non segue nessun provvedimento concreto, se non qualche piccola iniziativa vessatoria, così, tanto per far vedere che la vera differenza è tra italiani e stranieri, non tra buoni e cattivi (appunto). Il problema è sempre quello, e Pisanu lo descrive perfettamente: «Il tema è importante quanto la recessione, ma il Parlamento non vi ha mai dedicato una seduta; si è limitato a piccoli provvedimenti qua e là, sempre sulla spinta di fatti che avevano scosso l’opinione pubblica e sempre sul versante della repressione. In questo clima di intolleranza un atteggiamento razionale, intelligente, umano — penso ad esempio al cardinale Tettamanzi—viene additato come eversivo. E qui la responsabilità politica della Lega non può essere nascosta». E’ ora che il Pd si muova.

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