Passo (al nuovo anno) e chiudo (quello prima). Dell’ombelico, ho già detto. Dovrei parlare anche della crescita di questo blog, ma me la cavo con un monumentale ringraziamento alle centinaia di lettori quotidiani. Passo ai buoni proposito per il 2009. Tra i primi, continuare a cercare un Obama italiano, ma forse costruire un partito, prima, e in secondo luogo, guardare meglio. Forse una testa di moro o dei Boeri, possono fare la differenza anche da noi. N.B.: hanno più o meno la stessa età di Obama e Zapatero, e sono nati quasi lo stesso giorno. Le stelle dovrebbero essere con noi (almeno loro). Cercare di vincere le Europee, o in subordine la Champions, confidando in entrambi i casi nei giovani talenti (De Ceglie e Marchisio soprattutto, almeno per quanto riguarda il secondo obiettivo). Lasciar perdere i ponti discutibili, e puntare sui Ponti di casa nostra. Ecco, allora, i tre buoni propositi: change italiano; giovani promesse; ponti da costruire. Mi sembra tanto. Ah, quasi dimenticavo: auguri a tutti. Ne abbiamo bisogno.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti