Comunicato stampa. «Mentre la Lombardia affronta una dura crisi economica che pone migliaia di lavoratori in cassa integrazione e centinaia di aziende di fronte all’aumento delle difficoltà competitive sui mercati internazionali, Regione Lombardia si inventa una struttura. Si chiama Lombardia Eccellente ed è riservata a un albo ristretto di operatori del settore formativo che saranno titolati in esclusiva, tra le altre cose, a realizzare obiettivi di carattere general generico quali ‘stimolare le potenzialità creative e le capacità di adattamento alle esigenze del mercato del lavoro; accentuare e valorizzare la dimensione estetica dell’apprendimento come elemento di arricchimento delle potenzialità del capitale umano; favorire la costituzione di reti tra operatori anche di natura transnazionale; prevedere la trasferibilità e la replicabilità delle azioni progettuali nel sistema di istruzione, formazione e lavoro’». E’ il commento di Carlo Spreafico, Giuseppe Civati e Antonio Viotto, consiglieri regionali del Pd, dopo che oggi, mercoledì 10 dicembre 2008, in VII Commissione Cultura e formazione, hanno votato contro il Pdl 352, che modifica la legge sull’istruzione, introducendo fra le altre cose Lombardia Eccellente. «Siamo d’accordo che la Lombardia ha bisogno di aumentare la propria eccellenza – proseguono Spreafico, Civati e Viotto –, ma lo deve fare senza assegnare questo privilegio solo ad alcuni, non chiarendo per altro quali sono i criteri per avere accesso a questa esclusiva qualifica, quali e quante risorse saranno destinate a questi progetti, a chi sarà reso conto dei risultati di queste iniziative formative, e senza garantire un costante coinvolgimento della commissione e del Consiglio stesso per controllare il risultato dell’operazione». «Siamo alle solite: con un’urgenza del tutto discutibile, la Regione approva una norma per la quale alcuni operatori sono più uguali degli altri e non devono sottostare ai criteri individuati per il settore della formazione professionale», concludono i consiglieri del Pd.

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