Siamo tutti accusati dal peggior sistema dell’informazione del mondo occidentale di appropriarci della vittoria di Obama. Già. Peccato che, per dire solo una ‘carineria’, Carfagna abbia appena scritto un libro in cui sono indicati Thatcher e Palin come modelli in cui riconoscersi (fortunatamente in quest’ordine, ma solo per motivi cronologici). Peccato che Sarkozy sia diventato per mesi un mito della destra italiana (prima del calo di consensi e di alcuni significativi contrasti a livello europeo) e si parlò addirittura di sarkoberlusconismo. Peccato che in molti nella destra italiana tifassero per McCain, come brillantemente registrato ieri da Travaglio su l’Unità e addirittura Ferrara avesse scritto che Palin l’aveva scoperta lui (che storia!). Peccato che ci siano persone che seguono Obama da mesi, qualcuno da anni, e leggano quello che scrive, e ascoltino quello che dice, e lo condividano, e cerchino di tradurlo criticamente, mutuando spunti e suggestioni e soluzioni. La condivisione, però, non va bene. Se la sinistra vince, lo fa in modo indebito. La prossima volta ci appropriamo di un candidato perdente, promesso, così non si offende nessuno.

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