Oggi, perché anche la domenica fosse democratica, sono stato qui, a Triuggio, nei pressi di quella Canonica nota a tutti i brianzoli (e anche a qualche milanese, a cominciare da B, che ha la casa a due passi). Sono stato a valutare de visu il progetto di recupero e di riqualificazione dell’area ex-Tassi (uno scatolificio) e posso confermarvi che lì, i tassi, salgono. E non è solo una boutade. Salgono i metri cubi, verso il cielo, con una torre di quaranta metri – dodici piani – che è stata rappresentata da un’associazione civica con una corda lunga e i palloncini in cima, per far comprendere a tutti di quale altezza si parli. Una torre alta come il campanile della cittadina, in collina, con vista sulla villa di B a Macherio. E sulle montagne. Per quelli sotto, la possibilità di guardare in alto e di vedere quelli che, al dodicesimo piano, guardano le montagne. Non male: quelli in alto poi magari ce lo raccontano. Ma non c’è solo la torre, che è piuttosto uno specchietto per le allodole. C’è un edificio industriale, classico, tipico del nostro territorio, che verrà demolito per costruire un complesso con il tetto a onde (giuro). E c’è una cabina dell’Enel che diventa, magicamente, un palazzo, con vista sul Lambro (che passa a qualche metro). Siamo per la riqualificazione dell’area, però pretendiamo che sia un’operazione di qualità. Chiediamo perciò che sparisca la torre, che venga mantenuto il complesso industriale di pregio di cui ho detto, che non venga realizzata quella bizzarra palazzina vista-fiume. I parcheggi non ci stanno, dicono gli amministratori. E allora i parcheggi possono essere realizzati in un area attigua, sempre interrati come già previsto dal progetto da cui parte l’amministrazione comunale. Così andrebbe meglio, molto meglio. Del resto, molti vengono via da Milano, per godersi il paesaggio brianzolo. E a Triuggio, rischiano di ritrovarsi il paesaggio milanese. Non mi pare una grande idea.

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