Ieri sera bevevo un aperitivo in piazza Monte Grappa a Varese, quando mi è arrivata una telefonata. La voce era a tutta prima incomprensibile, la comunicazione disturbata, e pensavo mi chiamassero da una delle sperdute località lombarde da me frequentate in questi anni. Era, invece, il comitato elettorale di Barack Obama: mi chiamavano da Chicago in ragione di una piccola donazione da me indirizzata più di un anno fa al candidato democratico, di cui avevo parlato anche qui. Mi chiedevano se fossi cittadino americano e se mi fossi registrato al voto. Ovviamente no, ma per il candidato democratico uno prenderebbe volentieri residenza e magari anche cittadinanza americana. Mi ha fatto piacere essere contattato da Chicago. E ho pensato che non è mai successo che il mio partito – italiano – mi facesse una telefonata analoga. Anche così, miei cari, ricordandosi delle persone, si vincono le elezioni. Obama nell’alto dei cieli.

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