Ricevo da Decido io una breve nota di Rosa Valenti, che riprendo toto corde.

Per le prossime elezioni del Parlamento europeo si rischia l’applicazione del sistema proporzionale con liste bloccate. Le elezioni del Parlamento europeo si sono svolte a partire dal 1979 sulla base di leggi elettorali diverse per ciascuno Stato, in Italia si fa riferimento alla legge 18/1978 rigorosamente proporzionale.
I seggi attribuiti all’Italia sono 78 e sono ripartiti nell’ambito di cinque circoscrizioni in cui è stato diviso il territorio nazionale cioè Italia nord-occidentale; orientale; centrale; meridionale e insulare. Attualmente si corre il rischio di applicare per le elezioni europee le liste bloccate ossia l’impossibilità di esprimere preferenze,personalmente ritengo che gli italiani non sono così incapaci di non sapere scegliere i loro rappresentanti e farlo al loro posto le segreterie di partito.
In questo senso si viola un principio basilare del costituzionalismo moderno il cosiddetto “principio di rappresentanza”; infatti il secondo comma dell’art. 1 della Cost. dice : “La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” Ciò significa che gli elettori esercitano la sovranità scegliendo i propri rappresentanti o promuovendo dei referendum, in sostanza facendo sentire i propri orientamenti, mentre le liste bloccate hanno un effetto aberrante impedendo ai cittadini di fare sentire la loro voce.

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