E sono sveglio. Rientro ora dalla Festa democratica. E’ stata, questa, la serata delle serate, lavorando tra i tavoli del ristorante con il mitico grembiule, ascoltando Bersani e poi i No hay banda, discettando di tutto con Marco e Morris, Cristina e Chicco, Vale e Berni, l’incredibile Albanese, Monica, e altri nuovi amici, e terminando con una salamella (e con che cosa, sennò?) insieme a Roberto, mettendo a punto il solito milione di cose. E’ tardi, ed è la venticinquesima festa di quest’estate, un’estate che sembra non voler finire, nonostante il clima scozzese degli ultimi giorni. Il Pd riparte (forse), dopo il lungo letargo estivo, e con molto da fare ancora. Tra qualche ora si parlerà di Obama, e sarà l’ennesima serata straordinaria di un periodo indimenticabile. Chi manca vota la Palin.

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