La nostra corrente è il Pd (tra parentesi: tutto il resto è noia)

Sarà perché sono ancora impegnato nella tre giorni de iMille a parlare delle cose da fare per costruire il Pd, ma credo di poter dire che questa storia delle correnti e del correntismo la vivo con un grande sentimento di estraneità. Dopo le dichiarazioni radical-choc di Rutelli, le alchimie di Cossiga riportate in prima pagina dal Corriere (sempre pronto a trovare inciuci e larghe intese anche dove non ci sono), fa piacere ascoltare Marco Simoni, portavoce de iMille, che ha ricordato qualche minuto fa che non siamo disponibili a intervenire in questo dibattito stucchevole e ombelicale. Parliamo di problemi, di questioni, del nuovo partito. Oleg Curci, un geniale infermiere di Genova, ha detto oggi che ha paura che tra un po’ arriveremo al punto che si costituirà una corrente all’interno del Partito Democratico che si chiamerà Partito Democratico (per dire). Il paradosso fa pensare. E viene voglia di ricordare quello slogan che definisce i «senza corrente»: «la nostra corrente è il Pd». Punto. Altro che choc: tutto il resto è noia.

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