Un «pendolare terminale» si vuole buttare sotto un treno, il Sunset limited. Interviene un angelo nero a salvarlo. Anzi, a discutere con lui. E’ l’ultimo romanzo, «in forma drammatica» (si legga: dialogica), di quel genio assoluto che risponde al nome di Cormac McCarthy. Bianco e nero si confrontano, si fronteggiano, si scambiano i ruoli. Giocano «alla dozzina» (come «quando due fratelli si mettono uno di fronte all’altro a insultarsi e il primo che si incazza perde»), dal punto di vista esistenziale e metafisico (per non dire teologico). Ho amato di più Non è un paese per vecchi e La strada, ma non vedo l’ora di vedere arrivare il Sunset limited in teatro. Magari al Binario 7.

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