E se invece di Formigoni, a Roma, dovesse andare Galan? E se B non volesse ‘mollare’ alla Lega la regione più importante, chiave del suo successo? E se la proposta del ministero dell’Istruzione, che Formigoni ha già fatto capire di non desiderare più di tanto, fosse un modo per fargli capire che è il caso che rimanga qui? Continuo a credere che, ora, Formigoni debba andare. Si è candidato (capolista), è stato eletto e non può certo tornare sui propri passi, come è già accaduto due anni fa. Resta da capire se, come si dice in politichese, ci sono le ‘condizioni’ perché ciò avvenga. E queste ‘condizioni’ non sembrano esserci. Ci aspettavamo di dover votare in Lombardia, magari si voterà in Veneto (sempre per la serie: senso delle istituzioni).

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