Sciascia un giorno disse: «A me è venuta una fantasia, leggendo sui giornali gli scandali di quel governo regionale: gli scienziati dicono che la linea della palma, cioè il clima che è propizio alla vegetazione della palma, viene su, verso il nord, di cinquecento metri, mi pare, ogni anno… La linea della palma… Io invece dico: la linea del caffè ristretto, del caffè concentrato… E sale come l’ago di mercurio di un termometro, questa linea della palma, del caffè forte…». Viene in mente oggi, perché la linea del caffè – rovesciata, rispetto a Sciascia – coinvolge anche il Friuli di Riccardo Illy, e il suo caffè (politicamente) corretto. Un grande interprete del Nord, che ha governato proprio pensando ai ceti produttivi, che ha saputo rappresentarli come nessun altro. Oggi Illy perde di 8 punti percentuali ed è una sconfitta che fa più male di tante altre. Perché Illy ha capito molte cose sul Nord, ne ha scritte di chiarissime e perché il suo ‘modello’ era uno dei pochi che valeva la pena di ‘esportare’. Perdere così è ancora più difficile. E forse spiega a tutti che non è solo una questione politica e che qualcosa di ideologico (o forse, meglio, di pre-politico) muove le coscienze dei cittadini "qui dalle nostre parti". La nostra ricerca continua. Qui sotto, a imperitura memoria, l’intervista a Roberto Cosolini, che di Illy è stato assessore. Un assessore molto capace.

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