Piove. Per fermare l’avanzata veltroniana. Saltati i banchetti, cancellate le feste di chiusura, sospese le manifestazioni programmate in mille comuni. Ci tocca lavorare indoor, affidandoci a internet, alle telefonate, ai colloqui privati. Mai come ora abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per convincere gli ultimi indecisi (che sono tantissimi), per ribadire un messaggio di fiducia e per rilanciare un progetto per il Paese. Mentre B se la prende con Totti (è fuori di testa, dice l’ineffabile, perché sostiene Rutelli), Veltroni riempie piazza del Duomo come non era capitato mai per una manifestazione politica degli ultimi vent’anni (solo per il 25 aprile del 1994, anche allora c’erano state le elezioni, le aveva vinte B, la gente riempì Milano e il governo durò solo qualche mese). Tra i due, c’è una bella, straordinaria differenza. Spero che si colga, spero che si capisca che non possiamo più permetterci un premier che se la prende con i capitani della Roma. A meno di non dover dire, dopo la nostra lunga corsa, la nostra irresistibile rimonta: piove, governo B. Come Bartleby, preferirei di no.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti