diciassetteNel mio romanzo (on demand, perché non ancora pubblicato: chi lo volesse è pregato di richiederlo) il piccolo protagonista Bouba ha una vera e propria passione per il numero 17, il numero della maglia di David Trezeguet. Come Bouba, anch’io vestirò la maglia numero 17 in occasione delle elezioni politiche, per la Camera, circoscrizione Lombardia 1 (Milano e Monza: qui i candidati). Una decisione arrivata in extremis a causa di non pochi problemi con la composizione delle liste, che vedono la Brianza al solito sotto-rappresentata (nelle posizioni sicure, perché tra gli insicuri facciamo il botto, ovviamente). Del resto, il mio diciassettesimo posto (lo dico subito, per non essere equivocato e per dimostrare che c’è perfetta continuità con quanto affermato negli scorsi giorni) è “di servizio” e fuori dalla quota degli eleggibili, che si fermano intorno all’undicesimo. Per capirci, mi trovo in panchina, pronto ad entrare solo se le cose si mettono bene: cioè, se vinciamo a livello nazionale, con il Pd e con Walter. Insieme a me, tra le posizioni di rincalzo, ci sono i campioni Ivan Scalfarotto e Pierfrancesco Majorino, al quindicesimo e al diciottesimo posto (il numero di Cassano, che ho schivato per un pelo…). Insieme faremo una campagna per vincere, che per altro avremmo fatto lo stesso, ed è proprio questo il senso della nostra candidatura: siamo a disposizione del Mister, come si conviene ai giocatori che si battono per onorare la maglia fino all’ultimo minuto dei tempi supplementari. Insieme a noi, al ventesimo posto, in condizioni analoghe (soprattutto se Veltroni dovesse ‘optare’ per un’altra circoscrizione, una volta eletto), c’è anche Emanuela Beacco, la giovane avvocatessa di Giussano (ventesima). L'”effetto Beacco” speriamo si faccia sentire. Tranquilla Alessia Mosca, all’undicesimo posto: per lei l’elezione è assicurata, salvo tragedie. Daniela Mazzucconi da Usmate passa a Reggio Calabria (è terza al Senato in quella circoscrizione). Emanuela Baio è confermata al quarto posto in Lombardia (ve lo dicevo che noi portavamo le donne, e loro i dischi… quasi tutti gli uomini – cioè quasi tutti i candidati, sigh – sono di Milano). Enrico Brambilla è solo ventunesimo al Senato, è questo è male, molto male, perché si meritava ben altra posizione e speriamo ci sia ancora qualche margine per migliorarla. Altri candidati sono Patrizia Gioacchini, Lucia Prina, Sandro Archetti e Giovanna Porro, tutti molti bravi e molto capaci. Siamo precari e coraggiosi per Veltroni. Per la Camera, «Quindici-Diciotto: io, Pier e Scalfarotto», è il nostro motto. Passiamo se vince il Pd, è la sintesi. Votate il Pd. Avete qualche motivo in più. Unite il voto utile al voto dilettevole…

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti