Monza città tradita? Verrebbe da riprendere lo slogan della milionaria campagna della destra e riproporla tout court all’attenzione dei cittadini monzesi. Come era prevedibile, il traffico è se è possibile peggiorato; il depuratore puzza come e più di prima; in piazza Trento non torneranno gli ambulanti, che tanto avevano protestato contro Faglia e ora si ritrovano sistemati da una nuova fontana di Mariani; il centro commerciale del Rondò, anche se l’assessore si affanna a smentire, pare tornare alle dimensioni previste inizialmente; il parco è umiliato da una convenzione monstre sull’autodromo; gli attuali amministratori, che da oppositori si lamentavano per la bandiera della pace, promuovono un’iniziativa per sostenere la moratoria dell’aborto, con la partecipazione di Ferrara e i 500 euro di Carugo (a prendere la distanza la giovane Sassoli, brava); ci si aspetta una serie di varianti al Pgt straordinarie con metri cubi a profusione sulle aree verdi; si prevede (senza nemmeno rendersene conto) la costruzione di una moschea nei pressi di via Amati, proprio quella moschea che la destra si era ‘inventata’ di sana pianta in campagna elettorale. Un belvedere, questa Monza.

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