Mastella se ne va, lo ha dichiarato alle 18.31 di oggi (ma sembra di essere ripiombati negli anni più nebbiosi della prima repubblica). L’ex-ministro si è sentito abbandonato e lascia la compagine di governo apparentemente per motivi più personali che politici (a tanto siamo arrivati). Pare che si terrà un vertice di maggioranza alle nove e vedremo quello che succederà. Per quanto mi riguarda, riunisco la redazione del «Prodi pride» sul blog, per cercare di capire come la pensiate. Posso solo dirvi che sono molto preoccupato. E che ho chiara una cosa soltanto: in un giorno in cui tutto il mondo s’interroga sul crollo delle borse, noi dobbiamo occuparci di queste cose. E’ davvero, il nostro, un paese «a coriandoli» come ha commentato oggi Bagnasco, di cui per altro non condivido nulla di quello che ha detto (attribuire surrettiziamente a Prodi l’affaire Sapienza è inverosimile e offensivo, tornare sull’equazione pena di morte-194 è banalmente irricevibile, continuare a discriminare i cittadini che “essendo uomo” non amano una donna ed “essendo donna” non amano un uomo è davvero stucchevole).

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