Il piano cave di Bergamo è incagliato tra Consiglio e commissione Ambiente e non si sa bene dove andrà a finire. Il comandante Saponaro ha denunciato un conflitto di interessi dell’assessore alla partita, Marco Pagnoncelli, senza ricevere alcuna risposta compiuta da parte sua e della giunta. Il piano, dopo essere stato votato in commissione, non è mai approdato al dibattito dell’aula, su richiesta dello stesso Pagnoncelli. Il risultato è un irrituale e forse illegittimo limbo. Gli operatori possono attendere. Nel frattempo, per i corridoi regionali, si odono voci curiose (se non inquietanti) a proposito di cave che la commissione ha bocciato e che qualcuno – chissà chi… – intenderebbe inserire nuovamente nella proposta di piano: si tratta, in particolare, della cava di Caravaggio (in mezzo ai fontanili), della cava di Calcinate e di altri ambiti di escavazione in un primo tempo stralciati dai commissari. Per quanto mi riguarda, si tratta di una cosa scandalosa: spero che i bergamaschi se ne rendano conto, perché dal Pirellone non sappiamo più cosa inventarci…

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