Milano, esterno giorno. Una scritta a caratteri cubitali: Futuro italiano (abbreviato Fi). Lo slogan: il futuro che desideri. La foto di Umberto Calvini, impersonato da Luca Barbareschi. Un palco, collocato al centro di piazza Duca d’Aosta. A fare da quinta la stazione centrale. Il Barbareschi che declama: "i verdi prati del nostro [pausa teatrale] futuro" dal palco gremito, così come è gremito lo spazio antistante. Pare che si tratti, nel film, di un politico spregiudicato, alle prese con uno scandalo internazionale e con promesse altisonanti. Come si suol dire, ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente casuale. O forse no.

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