Phone center: un’altra ordinanza mette in discussione la legge regionale

Comunicato stampa. La quarta sezione del Tar della Lombardia ha pronunciato un’ordinanza di annullamento della chiusura di un centro di telefonia fissa nel Comune di Calolziocorte (LC), accogliendo il ricorso dell’operatore contro il comune che ne aveva ordinato la chiusura. Le motivazioni dell’ordinanza mettono sotto la lente diverse parti della normativa regionale, contestandone la dubbia costituzionalità, la regolamentazione di aspetti che esulano delle competenze della Regione, fino all’introduzione di norme ad hoc che assumono l’aspetto dell’eccezionalità. La critica si estende dalla limitazione della libertà economica e del diritto alla comunicazione fino al regime autorizzativo eccessivamente gravoso. Soddisfatti i consiglieri regionali Giuseppe Civati (PD) e Arturo Squassina (SD), che ritengono ora inevitabile la modifica della normativa regionale. “Occorre riaprire il dibattito – dichiarano i consiglieri – e, come chiediamo da tempo, rivedere un norma che contiene elementi punitivi più volte ormai ritenuti illegittimi, e che rischia di bloccare un settore che ha il solo demerito di avere una quota rilevante di stranieri tra gli imprenditori e tra i fruitori. Occorre ripulire la norma dalla sua valenza ideologica, troppo spesso sbandierata dai componenti della Casa delle Libertà nelle diverse amministrazioni comunali”.

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