Un presidente a chiamata. Formigoni ha prenotato oggi un appuntamento con il Consiglio regionale, a cui di norma non partecipa, per le ore 16. Il Consiglio era avvisato: qualsiasi cosa si discutesse, a quell’ora – tipo la corrida – ci si doveva interrompere, perché arrivava Formigoni. Peccato che gli altri consiglieri avessero iniziato la seduta alle ore 10.30… il presidente è arrivato qualche minuto dopo le quattro del pomeriggio, ha illustrato il suo accordo con il Governo sul federalismo e se ne è andato dopo nemmeno mezz’ora. Non importa se prima si parlava del sistema aeroportuale e dei ticket e subito dopo degli orari degli esercizi commerciali. Dibattiti e votazioni a cui Formigoni non ha ritenuto di volere o dovere partecipare. Nel frattempo, Galli, capogruppo della Lega, ha colto l’occasione per spiegare – con l’ormai tradizionale (per lui) gesto dell’ombrello – come verrà trattato il centrosinistra lombardo dal ministro Chiti proprio per quanto riguarda il federalismo. A quel punto, Formigoni è stato chiamato altrove. Che bello un Consiglio regionale così.

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