Mentre Boni – assessore all’urbanistica – propone la creazione di un fondo regionale per dare la possibilità ai proprietari di terreni di realizzare dei fossati (proprio così: fossati) anti-roulotte, il suo collega Prosperini – assessore ai giovani della Regione Lombardia – interviene con la solita misura e con equilibrio democratico sulla vicenda dei rom. Dice di essere d’accordo con la proposta Ferretto del tetto per i rom, propone di abbattere tutti i campi e di costruirne di nuovi sul modello svizzero (curioso: prima la destra dice che non bisogna spendere una lira per i campi nomadi, poi propone di costruirne di nuovi), infine – e il terzo punto è “fondamentale” per Prosperini – chiede “la chiusura di tutte queste associazioni para-umanitarie e para-caritatevoli che non fanno altro che accrescere la rabbia degli italiani. Se siamo arrivati a questo punto, è solo perché ai nomadi è stato concesso di fare praticamente quello che volevano. E tutto ciò anche grazie a queste persone”. Un nuovo reato: la carità.

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