A Seveso c’è un grande dibattito intorno alla questione dell’interramento del tratto cittadino delle Ferrovie Nord. Un tema che ho seguito con interesse e con passione, bloccato dall’inerzia della Regione che si è decisa soltanto negli ultimi giorni perché fosse finanziato lo studio di fattibilità, il primo vero passo per valutare se l’opera è realizzabile e sostenibile dal punto di vista economico. Grande scalpore ha destato un emendamento presentato al collegato alla finanziaria da un senatore della Lega, che l’Ulivo ha dovuto bocciare, proprio perché non si può finanziare un’opera che ancora, a tutti gli effetti, non esiste. Oggi i parlamentari dell’Ulivo e dell’Unione sono intervenuti con un comunicato, precisando che non si tratta di un voto politico contro l’interramento, ma di un’inevitabile presa di posizione tecnica. La verità è che soltanto con uno studio di fattibilità e un progetto preliminare può iniziare quell’iter che i parlamentari del centrosinistra si sono detti pronti a sostenere. L’emendamento leghista è una inutile forzatura, che sa molto di demagogia e che non ha alcun elemento di concretezza. Si vigili piuttosto sulla redazione di questo benedetto studio di fattibilità e si avvii quella procedura che è prevista, oltre che dal buon senso, anche dalle norme. Su questo, come ho spesso ripetuto, c’è tutta la nostra attenzione e la disponibilità totale a collaborare anche con le forze del centrodestra che volessero sposare la causa di un’opera che può migliorare radicalmente la qualità della vita dei cittadini di Seveso. Le strumentalizzazioni e le polemiche di partito rischiano solo di portare all’interramento dell’interramento. E sarebbe davvero un peccato.

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