Mi chiedono i giornali: la cordata che ha acquistato o sta per acquistare la Cascinazza è composta da amici di Berlusconi? Rispondo così: potevano comprarla anche i marziani per metterci le loro astronavi. Bisogna capire solo quante astronavi intendono farci atterrare. Rilevo soltanto che nemmeno un ambientalista del Wwf avrebbe pagato così tanto un’area verde. La sostanza, quindi, non cambia: l’affaire Cascinazza è sempre aperto. E Mariani – che dice «la questione Cascinazza è stata caricata di eccessive valenze politiche – dovrebbe rispettare la nostra intelligenza: la questione Cascinazza è così perché c’è un conflitto di interessi grande come quell’area. Ed è stato caricato di «eccessive valenze politiche» anche fuori dalla città, in una Regione che ha continuato a legiferare ad personam. A me non interessa, insomma, di chi sia la Cascinazza, se di Berlusconi, di un suo amico, o dei marziani. Vorrei che rimanesse verde, com’è logico che sia. Com’è previsto nel Pgt, com’era previsto dal Piano di assetto idrogeologico prima che le «eccessive valenze politiche» lo cambiassero. Com’è stato stabilito dalla magistratura, che non ha riscontrato alcun danno per il proprietario. Spero sia comprensibile per tutti, anche per il sindaco di Monza, che dovrebbe essere il primo ad avere le idee chiare. Come ce le aveva il precedente.

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