Molti, me compreso, hanno segnalato il triste processo di costituzione delle liste. Il porcellinum a liste bloccate, collegio per collegio, è un’invenzione che favorisce pochissimo la partecipazione. Tanti ci hanno chiesto di non presentare le liste per protesta, contro un sistema nel quale non si riconoscono. Abbiamo cercato di superare l’imbarazzo con una proposta di alto profilo in tutta la Brianza. Per Monza, a parte il capolista (che sono immeritatamente io), la lista è buona e rappresenta uno spaccato plausibile del futuro partito (la nostra è l’unica lista così plurale, comprendendo diessini, margheritini, cittadini per l’Ulivo e veri e propri indipendenti). Per la lista nazionale, i candidati sono – oltre a me – Donatella Paciello, avvocato e attivista dei Cittadini per l’Ulivo, Rosario Montalbano, consigliere comunale già presidente del Consiglio (e ulivista dal 1995 e anche un po’ prima), Chiara Vassena, trentenne ricercatrice di fisica, Franco Monteri, già consigliere di circoscrizione, molto attivo in campo sociale. La lista regionale è capitanata da Marco Sala, presidente nazionale dell’Agesci, al secondo posto troviamo Marina Buzzi, altra giovane avvocatessa già consigliere comunale Ds, Mimmo Guerriero, il miglior ‘quadro’ del partito brianzolo, numero 2 della Federazione, Paola Bernasconi e altri che presto troverete pubblicati sui siti dei partiti e del Pd. Così vorremmo che fosse il Pd. La prossima volta, senza le liste bloccate e senza gli strani vincoli di un regolamento iperburocratico. Dimenticavo: la lista si chiama Democratici lombardi per Veltroni.

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