Ci chiedono spesso di avere maggiore attenzione alle questioni che riguardano la vita quotidiana dei cittadini. Per tutti, risponde Sippor, dedicando opportuno approfondimento alle zanzare. Proprio così. Si scopre che – anche contro le zanzare – la Regione potrebbe fare di più (ovviamente, si scherza, ma anche no). Leggere per credere.
Si chiamano bat box, scatole per pipistrelli: cassette di legno che ospitano i piccoli mammiferi volanti, preziosi alleati dell’uomo nella lotta alle zanzare. Si stima che un pipistrello, nel corso di una sola notte, possa mangiare fino a 2000 esemplari del fastidioso insetto; altrettanto efficaci, tra i predatori naturali, sono due pesci, la gambusia e la tinca, golosi di larve e capaci di sopravvivere in acque limacciose. La lotta biologica integrata alle zanzare sta acquisendo un interesse sempre maggiore non solo tra le comunità degli scienziati che dell’argomento si occupano (vedi l’interessante sito del CNR www.infozanzare.info) ma anche tra le pubbliche amministrazioni che, annualmente, si trovano a dover affrontare l’emergenza insetti. Ne sono un esempio i comuni dell’area fiorentina, capofila Fiesole, che aderendo ad un progetto del Museo di Storia naturale dell’Università di Firenze, hanno avviato la sperimentazione delle bat box; mentre il Consorzio di bonifica Versilia Massaciuccoli ha ottenuto nel 2005 un finanziamento regionale (previsto da un apposita legge del 2004) per immettere 10.000 avannotteri di tinca nelle acque dei canali e fossi del comprensorio e per la concessione in comodato d’uso ai cittadini di 100 nidi di pipistrello: l’anno seguente, grazie alla positiva risposta della cittadinanza, le richieste di cassette hanno superato le 600 unità. La collaborazione si è poi estesa anche al settore produttivo, con il coinvolgimento di una cooperativa di falegnami per la fabbricazione delle cassette e l’appoggio promozionale di Unicoop, che partecipa alla raccolta fondi donando 20 centesimi degli introiti derivati dalla vendita di prodotti antizanzara a base di citronella. Anche la Regione Lombardia ha emanato, nel 2001, una legge per il contenimento delle zanzare: legge di scarso impatto visto che si limita a indirizzare all’obiettivo una piccolissima quota delle risorse statali vincolate già destinate alle Asl per il mantenimento dei Livelli di Assistenza, senza aggiungere un solo euro di risorse regionali e senza aprire un canale di finanziamento dedicato agli enti pubblici ed ai loro progetti.

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