Immaginare che il centrosinistra possa vincere a Lissone è come voler andare contro le leggi della fisica. Questa volta, però, a Lissone, le destre sono divise, il sindaco uscente non è stato ricandidato e il giudizio dei cittadini nei confronti della giunta attuale è molto negativo, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo urbanistico della città. Sono nate numerose liste civiche e tanti cittadini sono pronti ad impegnarsi per cambiare guida al Comune. Il centrosinistra ha per ora risposto dividendosi troppo, in ragione di personalismi e di idiosincrasie del tutto controproducenti, che anziché ‘aprire’ al contributo di altri, rischiano di escluderlo e ostacolarlo a priori. Credo che tutte le forze che non si riconoscono nell’attuale governo della città debbano unirsi in un unico schieramento che racchiuda tutti quelli che sono d’accordo che a Lissone si possa e si debba cambiare, con un programma preciso, con uno slancio di passione e di impegno civile condivisi. Si individui un unico candidato che rappresenti tutte le componenti e tutte le sensibilità e si proceda a una grande campagna elettorale tra i cittadini. Perché sono loro, in democrazia, a decidere. Anche a Lissone.

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